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“Prolasso dell’utero: 5 segnali che è da operare”
Hai la sensazione di corpo estraneo nella vagina, soprattutto di sera o dopo uno sforzo?
Provi dolore durante il rapporto sessuale?
Se la risposta è “Sì”, potresti avere un prolasso dell’utero.
Prenota una visita uroginecologica per valutare lo stato del tuo Pavimento Pelvico.
Si tratta di un esame non invasivo.
Oppure continua a leggere questa pagina informativa per saperne di più sul prolasso dell’utero.
Prolasso utero: cos’è?
Prolasso utero, definito meglio clinicamente come “isterocele”, è una patologia che comporta una discesa verso il basso dell’utero e quindi la fuoriuscita dalla sua sede fisiologica.
Anche in assenza dell’utero (quando viene asportato per patologie benigne o maligne) l’apice centrale della vagina può discendere ugualmente determinando un abbassamento definito, non più prolasso utero, ma prolasso della cupola vaginale. Il prolasso di cupola o l’isterocele si possono associare al prolasso della vescica e/o a quello del retto. In questo caso si parla di prolasso complesso tri-compartimentale del pavimento pelvico.
Prolasso utero: quali condizioni possono portare al prolasso utero?
Le cause che possono portare alla manifestazione del prolasso utero vanno ricercate in numerosi fattori che nella maggior parte dei casi interagiscono tra loro contribuendo a causare la condizione disfunzionale finale.
Le pregresse gravidanze ed i parti, il costante aumento della pressione addominale dovuta a tosse cronica, la stipsi, l’aumento di peso, un’attività lavorativa o sportiva pesanti, un deterioramento del tessuto connettivale che avviene durante e dopo la menopausa sono alcune delle cause che concorrono all’insorgenza del prolasso. I precedenti ostetrici e la menopausa, che comporta dei ridotti livelli ormonali e di collagene, con conseguente involuzione della muscolatura pelvica e perdita di tonicità, hanno sicuramente l’influenza maggiore nella insorgenza del prolasso utero.
Sintomi del prolasso utero
Il sintomo più frequentemente in presenza di prolasso utero è la sensazione di un ingombro fastidioso a livello della vagina che talvolta si accompagna alla sensazione tattile di qualche cosa che esce dall’apertura vaginale particolarmente la sera o dopo uno sforzo.
Inoltre, il prolasso utero si può manifestare con un senso di peso, con disturbi funzionali della vescica o del retto, con il dolore durante i rapporti sessuali o con perdite emorragiche vaginali.
Come si diagnostica il prolasso utero
Il prolasso utero o della cupola vaginale viene diagnosticato con l’esame obiettivo; esso permette di valutare tutti i comparti vaginali (anteriore, posteriore, cupola, utero) e permette di evidenziare il grado di discesa dei vari segmenti in condizioni normali e sotto sforzo.
La risonanza magnetica dinamica del pavimento pelvico così come l’ecografia pelvica e/o trans-vaginale permettono di valutare la salute dell’organo e sono molto utili per decidere con la paziente quale procedura medica o chirurgica applicare per rimediare al prolasso utero.
Trattamento non chirurgico del prolasso utero
Quando il prolasso utero è di 1°-2° grado, si può tentare di eseguire, in prima istanza, uno o due cicli di riabilitazione del pavimento pelvico, soprattutto con l’obiettivo di evitare ulteriori peggioramenti.
Prolasso utero: riabilitazione urogenitale
La riabilitazione urogenitale è una procedura di rinforzo della muscolatura che supporta gli organi pelvici, che viene praticata attraverso delle sonde vaginali con delle apparecchiature ultra specialistiche. Si tratta di una terapia specifica, praticata con tre metodiche essenziali che sono la fisiokinesiterapia, l’elettrostimolazione e il biofeedback. Le sedute devono essere minimo bisettimanali, durano dai 40 ai 60 minuti ciascuna e devono essere praticate per un periodo non inferiore ai 45-60 giorni.
Se praticata da personale esperto e in una situazione anatomica ancora iniziale, i risultati possono essere promettenti e a volte perfino risolutivi.
L’avvento del laser vaginale ha rivoluzionato il trattamento delle patologie genitali femminili come il rilasciamento delle pareti vaginali, nei casi iniziali di prolasso.
Si tratta di una tecnologia innovativa semplice, che ha l’effetto di incrementare la temperatura dei tessuti mediante una energia laser che va a stimolare la produzione di neo-collagene e conseguentemente ridare tono ai tessuti circostanti.
Prolasso utero: trattamento chirurgico
La chirurgia ricostruttiva pelvica ha subito in questi ultimi decenni, dei cambiamenti che sono stati determinanti per il rispetto della qualità della vita ed il benessere sessuale della donna, anche quando la donna è in età menopausale e quindi non più riproduttiva.
Infatti nei casi di prolasso genitale o più specificatamente di prolasso utero, uno degli interventi che veniva maggiormente praticato era la colpoisterectomia, ossia l’asportazione dell’utero effettuata per via vaginale. Recenti studi hanno dimostrato che l’asportazione dell’utero, in caso di prolasso utero, ha degli effetti negativi in termini di conservazione della statica pelvica, della circolazione pelvica e del benessere sessuale. Quindi la tendenza chirurgica è oggi quella di ancorare l’utero anche con l’utilizzo di protesi (reti) riassorbili o non riassorbibili con delle tecniche particolari se, naturalmente e dopo i dovuti accertamenti, l’utero è un organo sano senza fattori di rischio oncologici.
A chi e dove rivolgersi per il trattamento del prolasso utero
Come per tutti i tipi di chirurgia, ma soprattutto per quella complessa pelvica che potrebbe avere un impatto anche sulla parte funzionale della vescica e del retto o recidivare, in caso di prolasso utero è fondamentale rivolgersi ad uno specialista urologo e ginecologo, che abbia acquisito una esperienza specifica in queste tecniche ultraspecialistiche, che sia in grado di prevedere eventuali complicanze e applicare viceversa tutte le procedure chirurgiche specifiche in modo da costruire una “procedura su misura” e ridurre così drasticamente i rischi di una recidiva del prolasso utero e/o di cattivo funzionamento post-operatorio degli organi trattati.
Prolasso utero: Prof. Mauro Cervigni
Il Professore Mauro Cervigni, punto di riferimento nella comunità scientifica, dedica costante impegno alle patologie che interessano l’apparato urinario e uro-genitale. Tramite l’utilizzo di tecniche diagnostiche e chirurgiche mininvasive è particolarmente specializzato nelle seguenti patologie che abbracciano l’apparato urologico, genitale e ano-rettale:
– Tutti i tipi di incontinenza
– Prolasso utero, vescica e retto
– Disfunzioni pavimento pelvico
– Complicanze post chirurgia
– Fistole Retto-Vescico-Vaginali
– Cistite cronica e interstiziale
– Diverticoli uretrali
– Dolore pelvico cronico
Prof. Mauro Cervigni: medico chirurgo in urologia e ginecologia
Il Medico Chirurgo Mauro Cervigni tratta terapie e interventi di uroginecologia e urologia funzionale in base alle patologie riscontrate. La metodologia di approccio consiste nell’ approfondire l’anamnesi mediante indagini specialistiche per diagnosticare e valutare le patologie che interessano l’uomo e la donna come l’incontinenza, il prolasso utero, le disfunzioni pelviche, le complicanze post-chirurgiche, il dolore pelvico, le cistiti.
Le tecnologie d’avanguardia, oggi disponibili, permettono di intervenire con approcci mini-invasivi rispetto al passato e con una percentuale di efficacia maggiore, che vengono valutate in base alla patologia o alle condizioni del paziente.
Prolasso utero: la visita specialistica
Il Prof. Mauro Cervigni è specializzato in visite urologiche e ginecologiche, particolarmente indicate per pazienti che soffrono di patologie riconducibili all’apparato urinario e genitale come: l’incontinenza urinaria, il prolasso utero, i disturbi minzionali (di svuotamento, di urgenza). L’obiettivo della visita uroginecologica e/o urologica è quello di valutare lo stato degli organi pelvici per i quali, specialmente le donne in menopausa o gli uomini nella terza età, sono particolarmente esposti.
La visita specialistica non è altro che un esame pelvico più approfondito della consueta visita urologica o ginecologica, con la particolarità di evidenziare eventuali anomalie od alterazioni anatomiche. Si tratta di un esame non invasivo che viene avvertito solo con un lieve disagio. A questo, su indicazione specifica, seguiranno sovente delle indagini strumentali più specialistiche volte a meglio evidenziare ed a catalogare l’entità della patologia.
Per prenotare una visita specialistica o richiedere maggiori informazioni, è possibile mettersi in contatto con lo staff del Prof. Mauro Cervigni sia mediante mail che per telefono.
Il Prof. Mauro Cervigni esegue visite ambulatoriali e interventi chirurgici di ginecologia e urologia.