Cistite cronica: il dolore è il sintomo chiave della cistite interstiziale
Cistite cronica interstiziale, di cosa si tratta? Ci troviamo di fronte ad una particolare forma di cistite cronica, di tipo infiammatorio che si manifesta in assenza di carica batterica. Ad oggi questa forma di cistite cronica si è dimostrata più grave delle altre forme ed è più difficile da curare. Possiamo parlare di una malattia rara poichè è riscontrabile in una fascia minima della popolazione.
La cistite cronica interstiziale è anche detta Sindrome del dolore vescicale (Bladder Pain Syndrome), per distinguerla dalle cistiti comuni, dalle quali si differenzia per un sintomo caratteristico: associato ai disturbi classici della minzione: un forte dolore localizzato in diversi punti (vagina, uretra, vescica, perineo). Questo sensazione di dolore si presenta insieme ai classici disturbi della minzione e può diffondersi anche ad altre aree, come l’ addome e le gambe.
Nella cistite cronica il dolore può essere intermittente o costante, a volte può scomparire per lunghi periodi per poi ricomparire in forma più acuta.
Da uno studio condotto negli Stati Uniti è emerso che questa malattia, quando è in stato avanzato, può rendere la vita impossibile, compromettendo la vita sociale, lavorativa e sessuale di chi ne è affetto. È pertanto fondamentale una diagnosi precoce, soprattutto in ragione del fatto che chi non riceve una diagnosi corretta continua ad assumere antibiotici, inadatti al trattamento della cistite cronica interstiziale e per evitare che danneggi in modo irrimediabile la funzione vescicale.
Purtroppo, tutt’oggi non sono ancora chiare le cause scatenanti della cistite cronica interstiziale. Per molte persone affette da questa patologia la diagnosi è un miraggio: secondo dati recenti servono in media cinque o sei anni per un inquadramento corretto della vescica dolente, spesso erroneamente considerata un problema psicosomatico o associato allo stress.
È stato riscontrato che molte donne con cistite cronica interstiziale presentano un’anomalia nel rivestimento interno della vescica, chiamato GAG (GlicosAminoGlicani). Si tratta di uno strato protettivo che ha lo scopo di impedire alle sostanze nocive e tossiche di attecchire alle pareti dell’organo, invadendolo. Lo strato GAG va a formare l’epitelio vescicale (chiamato urotelio), la membrana di rivestimento dell’apparato urinario che lo rende impermeabile alle sostanze presenti nell’urina. Quando l’urotelio non funziona correttamente, si verifica una lesione che consente il passaggio di queste sostanze dannose per la salute all’interno della parete vescicale.
La cistite cronica interstiziale è molto più frequente nelle donne. I sintomi possono variare da persona a persona: alcuni individui possono avere dolore senza urgenza o frequenza, altri hanno urgenza e frequenza senza dolore.
Negli utlimi anni, grazie alla ricerca e alla sperimentazione, sono stati sviluppati trattamenti innovativi e più mirati.
Cos’è la cistite cronica interstiziale?
Occorre fare una distinzione tra cistite batterica e cistite non di origine batterica.
La cistite cronica interstiziale è una patologia cronica complessa e rara che non deve essere confusa con la cistite batterica, più comune da riscontrare nella popolazione. La cistite cronica interstiziale non è causata da un’infezione e non si sviluppa inseguito ad altre patologie della vescica dimostrabili. Inoltre, se non viene scoperta in tempo, la cistite cronica interstiziale può influire sulla qualità della vita, portare ad una riduzione del volume della vescica e provocare dolore durante i rapporti sessuali.
Non esistono cause note della cistite cronica interstiziale anche se è stato dimostrato che può essere legata a ereditarietà, stress, alimentazione inadeguata o presenza di alcune malattie come sindrome del colon irritabile o fibromialgia.
Cistite cronica interstiziale: le possibili cause
Purtroppo non siamo a conoscenza delle cause esatte della cistite cronica interstiziale (non esistono test specifici in grado di diagnosticarla). Spesso vengono prescritti degli esami per escludere altre possibili cause dei sintomi e si giunge così alla diagnosi per esclusione.
La vescica è un organo cavo con un sottile strato muscolare che immagazzina l’urina. Quando si riempie di urina invia un segnale al cervello, che ordina ai muscoli di svuotarla. In molte persone, questi segnali non vengono inviati finché la vescica non è praticamente piena.
In presenza di cistite cronica interstiziale il segnale di svuotare la vescica viene inviato più spesso o quando la vescica non è ancora molto piena.
In base ai recenti studi, si ritiene che la Cistite Interstiziale possa essere multifattoriale ed avere più cause scatenanti:
un difetto dell’epitelio della vescica (le sostanze irritanti dell’urina penetrano nella vescica);
un tipo specifico di cellule infiammatorie, dette mastociti, che rilasciano istamina e altre sostanze chimiche;
presenza di sostanze nell’urina che danneggiano la vescica;
variazioni dei nervi che trasmettono le sensazioni della vescica, per cui fattori che normalmente non provocano dolore diventano dolorosi (per esempio il riempimento della vescica);
il sistema immunitario che attacca la vescica.
È verosimile che processi diversi siano responsabili di gruppi diversi di pazienti con Cistite cronica Interstiziale.
I sintomi della cistite cronica interstiziale
La cistite cronica interstiziale è una patologia seria che colpisce soprattutto il sesso femminile.
Colpisce l’interstizio della parete vescicale e se non riconosciuta in tempo può cintaccare altri organi e visceri circostanti.
Tra i sintomi più caratteristici della cistite cronica interstiziale troviamo:
- il dolore pelvico
- la pressione o il disagio legato alla vescica
- l’impellente bisogno di urinare (che persiste da almeno 6 settimane)
In presenza dei suddetti sintomi vengono prescritte delle terapie antibiotiche. Ma qualora tali sintomi non tendano a scomparire, è doveroso procedere con ulteriori indagini (esistono numerosi centri specializzati nel trattamento della cistite cronica interstiziale).
Chi è affetto dalla cistite cronica interstiziale può presentare sintomi diversi e avere un’alternanza di periodi di maggiore o minor gravità. Pazienti affetti da Cistite Interstiziale potrebbero avere un bisogno urgente e frequente di urinare, o provare dolore, pressione, disagio percepiti a partenza dalla vescica, oppure presentare tutti questi sintomi allo stesso tempo.
Il bisogno urgente di urinare è il sintomo più frequente quando si ha a che fare con la Cistite cronica Interstiziale (da non confondere con la Vescica Iperattiva). Alcuni pazienti percepiscono uno stimolo costante che non scompare mai, nemmeno subito dopo aver urinato. Di solito, un soggetto medio non urina più spesso di sette volte al giorno e non necessità del bagno durante la notte. Invece, un paziente con cistite cronica interstiziale deve urinare di frequente, sia di giorno che di notte.
I pazienti possono avere dolore vescicale, costante o intermittente, che peggiora via via che la vescica si riempie, alcuni di essi sentono dolore non solo alla vescica ma anche in altre aree. Nello specifico può essere riferito dolore in alcune sedi come:
- all’uretra
- all’addome inferiore
- alla parte inferiore della schiena
- alle aree pelvica e perineale
le donne possono percepire dolore a livello della vulva o della vagina, gli uomini a livello dello scroto, dei testicoli o del pene.
Le donne, la categoria generalmente più colpita, può riferire un peggioramento dei sintomi durante le mestruazioni e i rapporti sessuali.
Cistite cronica interstiziale: la sicurezza e l’efficacia delle nuove cure
Salitamente, la terapia più idonea a trattare un singolo caso di cistite è la mono-somministrazione di un antibiotico. Se l’episodio si ripresenta periodicamente va eseguito un check-up su tutto l’apparato urinario.
A differenza della cistite comune, la cistite cronica interstiziale non è causata da un’infezione ma da un’infiammazione molto intensa, insensibile all’azione dei più comuni antinfiammatori non steroidei come ibuprofene e nimesulide. Non sono ancora note le cause, ma in alcuni soggetti affetti da cistite cronica interstiziale viene alterato lo strato di GAGs. In questo caso è indispensabile una cura mirata che ripari la membrana uroteliale, bloccando così la penetrazione delle molecole nocive.
Oggi sono disponibili dei farmaci di ultima generazione che ricostruiscono lo strato GAG distrutto dall’infiammazione, come l’acido ialuronico e la condroitina (due delle sostanze che compongono naturalmente il GAG). Questi farmaci vengono iniettati direttamente in vescica. Si tratta di una pratica indolore, che deve però essere effettuata in ambulatorio e da personale specializzato.
Ci sono poi altri tipi di farmaci specifici per il trattamento della cistite cronica interstiziale. Questi ultimi modulano l’iperattività dell’infiammazione, in particolare dei mastociti, che sono le cosiddette “sentinelle” dell’organismo, e vanno a localizzarsi in quelle aree dove c’è un’alterazione del tessuto, contribuendo ad una riduzione importante della sintomatologia. A tutto questo si associa un nuovo trattamento per il dolore pelvico cronico.
I trattamenti variano da paziente a paziente. Ci sono soggetti che rispondono bene a terapie semplici e a variazioni della dieta, mentre altri necessitano di trattamenti più complessi o interventi di chirurgia.
Di fronte ai sintomi tipici della cistite cronica interstiziale è sempre bene consultare il proprio medico, assicurandosi di riferire ogni sintomo poiché la malattia non viene infatti riconosciuta o diagnosticata facilmente.
La chirurgia endoscopica
Quando la terapia tradizionale non è sufficiente a curare la cistite cronica interstiziale, si può intervenire con la chirurgia endoscopica per alleviare i sintomi o risolvere del tutto il problema. Questo trattamento potrebbe però richiedere più di una seduta, nell’arco di qualche mese.
L’importanza dell’alimentazione per chi soffre di cistite cronica
Molte pazienti affetti da Cistite cronica Interstiziale hanno riscontrato un peggioramento dei sintomi assumendo determinati alimenti. Occorre quindi fare molta attenzione ai cibi che possono risultare irritanti per la vescica, come i cibiricchi di potassio, le spezie, oltre ad alcune tipologie di bevande tra cui:
- bevande alcoliche
- bevande contenenti caffeina
- alcune bevande effervescenti
Non tutti i cibi disturbano il paziente nello stesso modo, per questo è molto importante che ciascun soggetto capisca quali sono i cibi che interferiscono maggiormente con la propria vescica.
Il modo più semplice per farlo consiste nel seguire una dieta ad eliminazione per una o due settimane. Con questa tipologia di dieta, si smette di assumere tutti i cibi che potrebbero irritare la vescica. Se i sintomi migliorano durante la cosiddetta “dieta senza”, significa che almeno uno degli alimenti era irritante per la vescica; il passo successivo consiste nel capire esattamente quale alimento peggiora i disturbi vescicali.
Dopo una o due settimane di “dieta senza”, si può provare ad assumere uno degli alimenti inclusi nell’elenco dei cibi irritanti. Se non si manifestano sintomi nell’arco di 24 ore, l’alimento è verosimilmente sicuro e può essere reintegrato nella propria alimentazione regolare. Il giorno successivo, si può provare a reintrodurre un secondo alimento in elenco, e così via.
Così facendo, verranno reintrodotti uno alla volta gli alimenti nella propria dieta abituale (assicurandosi di aggiungere solo un nuovo alimento al giorno); Saranno i propri sintomi vescicali a svelare quale cibo provoca malessere.
Lo stress e l’impatto sulla sfera psicologica
Numerosi pazienti riferiscono un peggioramento dei sintomi in condizioni di stress (sia fisico che mentale). Ad oggi non ci sono certezze che lo stress possa causare l’insorgenza della cistite interstiziale ma è risaputo che se un individuo ne soffre lo stress fisico o mentale può contribuire al peggioramento della sintomatologia.
Cistite cronica interstiziale: quali sono i possibili pericoli?
Non esistono dati a supporto di un aumento del rischio di cancro della vescica legato alla cistite interstiziale, mentre si riconosce la possibilità di:
Riduzione del volume della vescica: la cistite interstiziale può portare ad un irrigidimento della parete della vescica e ad una diminuzione del suo volume, quindi la vescica conterrà meno urina.
Ridotta qualità della vita: il bisogno frequente di urinare e il dolore possono interferire con attività sociali, lavoro e altre attività quotidiane.
Problemi nell’intimità sessuale: il bisogno frequente di urinare e il dolore possono mettere a dura prova i propri rapporti interpersonali; l’intimità sessuale è spesso compromessa.
Disturbi emozionali: il dolore cronico e il sonno interrotto associati con la cistite interstiziale possono causare stress emozionali e portare a depressione.
Cistite interstiziale e la gravidanza
I ricercatori hanno poche informazioni sul rapporto tra gravidanza e cistite interstiziale (o BPS, sigla inglese per “sindrome del dolore vescicale”); si ritiene comunque che tali condizioni non influenzino la fertilità o la salute del feto.
Alcune donne riportano che la loro Cistite Interstiziale/BPS vada in remissione durante la gravidanza, mentre altre riferiscono un peggioramento della sintomatologia.
Come riconoscere la cistite interstiziale spiegata dal Prof Mauro Cervigni
Novità nel trattamento farmacologico
Il Prof. Mauro Cervigni esegue visite ambulatoriali e interventi chirurgici di ginecologia e urologia.