Cosa sono le fistole vescico-vaginali?
Le fistole vescico-vaginali sono una comunicazione anomala tra la vescica e la vagina causate, o dopo un parto traumatico o dopo un intervento chirurgico come avviene nella maggior parte dei casi. E’ naturalmente considerata una complicanza la cui risoluzione, andrebbe lasciata nelle mani di un chirurgo urologo “esperto” per evitare ulteriori inconvenienti o recidive.
Le fistole vescico-vaginali si manifestano in genere successivamente ad interventi quali l’isterectomia, la chirurgia ricostruttiva per il prolasso vescicale, la chirurgia pelvica benigna o oncologica così come in pazienti sottoposte a radioterapia.
Il sintomo principale delle fistole vescico-vaginali è quello dell’incontinenza urinaria senza stimolo sia in piedi che in posizione supina, ed anche di notte. Le urine fuoriescono continuamente dalla vagina causando infezioni e cattivo odore.
Diagnosi e prevenzione delle fistole vescico-vaginali
L’insorgenza di incontinenza urinaria dalla vagina dopo 1-2 settimane da un intervento pelvico può far nascere il sospetto della presenza di un tramite fistoloso tra vagina, vescica o uretra. Tale sintomo è maggiormente avvalorato quando l’incontinenza non è legata al colpo di tosse o ad uno sforzo né tantomeno ad uno stimolo impellente di urinare (urgenza) ma si presenta in modo piuttosto continuo e talvolta anche in posizione supina.
Alcuni tipi di fistole vescico-vaginali possono essere occulte e per evidenziarle sono necessari particolari indagini con mezzo di contrasto. Altrimenti una visita uroginecologica e la cistoscopia sono sufficienti per fare diagnosi, ma tale referto dovrebbe essere sempre correlato da una Cistografia minzionale, da una Urografia, da una Uro-Tac oppure da una Risonanza Magnetica , fondamentali per valutare la grandezza e l’esatta localizzazione delle fistole vescico-vaginali (che a volte possono essere anche a livello più prossimale dell’uretra) e per decidere la migliore strategia chirurgica.
Poiché lefistole vescico-vaginali sono, come abbiamo detto prima, secondarie ad un evento chirurgico precedente, non è possibile prevenirle se non affidandosi solo a chirurghi urologi con ampia esperienza soprattutto nei casi di chirurgia pelvica complessa.
Terapia chirurgica per la cura delle fistole vescico-vaginali
La presenza di una o più piccole fistole vescico-vaginali scoperte in tempi precoci può essere trattata con la permanenza per alcune settimane di un catetere vescicale.
In caso di insuccesso l’approccio chirurgico è l’unica opzione possibile per trattare le fistole vescico-vaginali.
Le fistole vescico-vaginali possono essere riparate con un approccio trans-vaginale o attraverso la chirurgia laparoscopica e/o robotica, una opzione di assoluta avanguardia con una riduzione di rischi operatori e di recidiva della fistola stessa.
Dopo l’intervento viene lasciato il catetere a permanenza e rimosso dopo circa 12 giorni dall’intervento ottenendo infine una guarigione totale dalle fistole vescico-vaginali.
Fistole vescico-vaginali: Prof. Mauro Cervigni
Il Professore Mauro Cervigni, punto di riferimento nella comunità scientifica, dedica costante impegno alle patologie che interessano l’apparato urinario e uro-genitale. Tramite l’utilizzo di tecniche diagnostiche e chirurgiche mininvasive è particolarmente specializzato nelle seguenti patologie che abbracciano l’apparato urologico, genitale e ano-rettale:
– Tutti i tipi di incontinenza
– Prolasso vescica, utero e retto
– Disfunzioni pavimento pelvico
– Complicanze post chirurgia
– Fistole vescico-vaginali
– Cistite cronica e interstiziale
– Diverticoli uretrali
– Dolore pelvico cronico
Il Prof. Mauro Cervigni è specializzato in visite urologiche e ginecologiche, particolarmente indicate per pazienti che soffrono di patologie riconducibili all’apparato urinario e genitale come: l’incontinenza urinaria, il prolasso, i disturbi minzionali (di svuotamento, di urgenza), le fistole vescico-vaginali.
L’obiettivo della visita uroginecologica e/o urologica è quello di valutare lo stato degli organi pelvici per i quali, specialmente le donne in menopausa o gli uomini nella terza età, sono particolarmente esposti. La visita specialistica non è altro che un esame pelvico più approfondito della consueta visita urologica o ginecologica, con la particolarità di evidenziare eventuali anomalie od alterazioni anatomiche. Si tratta di un esame non invasivo che viene avvertito solo con un lieve disagio. A questo, su indicazione specifica, seguiranno sovente delle indagini strumentali più specialistiche volte a meglio evidenziare ed a catalogare l’entità della patologia.