Cos’è il disturbo dell’incontinenza urinaria?
L’incontinenza urinaria è la perdita “involontaria” di urina attraverso l’uretra (il canale da cui fuoriesce esce l’urina) in luoghi e tempi inappropriati e di grado tale da costituire un problema igienico e sociale.
Una delle conseguenze più gravi dell’Incontinenza Urinaria, di qualsiasi natura essa sia, è l’autoisolamento sociale che le persone si impongono per la paura di una improvvisa perdita di urina in luogo pubblico.
Incontinenza urinaria femminile
La perdita involontaria di urinaria può colpire sia gli uomini che le donne, anche se maggiormente a soffrire di questa patologia è il sesso femminile. L’incontinenza urinaria può essere il sintomo di diverse patologie. Il sintomo va corredato da una dimostrazione oggettiva della perdita di urina attraverso indagini cliniche o urodinamiche.
Causa dell’incontinenza urinaria nelle donne
Le cause che portano all’incontinenza urinaria femminile, possono essere multifattoriali, talvolta associate tra loro.
L’aumento di peso ponderale o l’obesità, la gravidanza, i parti e la loro modalità di espulsione del feto, la menopausa, l’isterectomia, la prostatectomia nell’uomo, le alterazioni neurologiche della vescica cosi’ come le disfunzioni pelviche, possono essere tra le maggiori cause che possono portare a disordini funzionali del pavimento pelvico quali l’incontinenza urinaria femminile.
L’incontinenza, al contrario di quanto comunemente si crede, può colpire tutte le fasce d’età, dall’adolescenza alla terza età.
Incontinenza da urgenza
L’incontinenza può essere di vari tipi. Uno di questi è quando l’incontinenza è causata da uno stimolo impellente ed improcastinabile di urinare associato alla perdita involontaria parziale o totale delle urine (Incontinenza da Vescica Iperattiva-VI).
La Vescica Iperattiva è una sindrome caratterizzata da un aumento della frequenza urinaria sia diurna che notturna, associata o meno ad incontinenza da urgenza. Può essere curata mediante dei farmaci specifici, con la riabilitazione del pavimento pelvico, con la stimolazione tibiale, con infiltrazioni endoscopiche di tossina Botulinica tipo A ed infine, nei casi più gravi che non rispondono alle terapie precedentemente descritte, con la neuromodulazione sacrale.
Incontinenza urinaria da sforzo
L’incontinenza urinaria da sforzo o da stress può essere causata da uno sforzo come un colpo di tosse, uno starnuto o durante l’esercizio fisico in palestra. Tra tutte le diverse forme di incontinenza femminile, quella da sforzo è la più conosciuta e la forma con la prevalenza più alta.
Normalmente questa è causata da una perdita di tono della muscolatura pelvica (muscoli elevatori), da un cedimento delle strutture di supporto della vescica e da un problema, spesso associato, di perdita di coordinamento tra corteccia cerebrale e vescica.
Incontinenza mista
Esiste anche un terzo tipo di incontinenza urinaria che è la combinazione tra le due, o meglio tra quella da sforzo e quella da urgenza, definita appunto “mista”. Il trattamento di questo tipo di incontinenza merita trattamenti combinati.
Diagnosi dell’incontinenza urinaria femminile
Per ridurre il fallimento terapeutico è fondamentale giungere ad una corretta diagnosi sul tipo di incontinenza e sul grado di danno funzionale che, conseguentemente, indirizzano a dei trattamenti mirati. Una corretta valutazione diagnostica, oltre ad una serie di esami minori, include l’esame urodinamico completo (importante per valutare il comportamento vescicale dal riempimento allo svuotamento), l’esame endoscopico (cistoscopia) e l’indagine ecografica.
Utile è inoltre quantificare la severità della perdita di urina mediante un diario minzionale che permette di verificare se si perdono semplicemente alcune gocce di urina o vengono bagnati completamente gli indumenti o gli assorbenti. La funzionalità e l’andamento intestinale rivestono anche loro un ruolo importante.
Curare con farmaci l’incontinenza nelle donne
Le diverse forme di incontinenza urinaria possono essere trattate oggi con metodi diversi che spaziano dalla terapia farmacologica, a quella fisio-riabilitativa fino a trattamenti con il laser.
Un grande capitolo è riservato ai farmaci (antimuscarinici o anticolinergici) per le numerose possibilità terapeutiche da loro offerte.
Alcune nuove formulazioni terapeutiche sono più efficaci di altre ed oggi le nuove proposte di trattamento hanno un minor numero di effetti collaterali rispetto al passato e sono meglio tollerate.
Incontinenza femminile e chirurgia endoscopica
Il trattamento di prima linea per trattare l’incontinenza urinaria prevede un ciclo di fisioterapia o riabilitazione del pavimento pelvico. Nei casi di incontinenza urinaria da sforzo non responsiva alle terapie farmacologiche e/o riabilitative o nei casi più gravi, si possono attuare dei trattamenti chirurgici mininvasivi che utilizzano dei kit con protesi diverse sia nella forma che nei materiali. Ovvero delle infiltrazioni endoscopiche effettuate con materiali iniettabili sia sull’uretra che sul collo della vescica. Sono interventi generalmente effettuati in day-hospital ed in anestesia locale e con la possibilità di ritorno alle normali attività entro pochi giorni.
Nel caso di Vescica Iperattiva bagnata si possono effettuare sia delle infiltrazioni con tossina botulinica del muscolo vescicale (detrusore), sia delle stimolazioni tibiali mediante elettodi percutanei, o nei casi refrattari l’impianto di veri e propri pace-maker vescicali (neuromodulazione sacrale).
Incontinenza urinaria: Prof. Mauro Cervigni
Il Prof. Mauro Cervigni è specializzato in visite urologiche e ginecologiche, particolarmente indicate per pazienti che soffrono di patologie riconducibili all’apparato urinario e genitale come: l’incontinenza urinaria, il prolasso, i disturbi minzionali (di svuotamento, di urgenza). L’obiettivo della visita uroginecologica e/o urologica è quello di valutare lo stato degli organi pelvici per i quali, specialmente le donne in menopausa o gli uomini nella terza età, sono particolarmente esposti.
La visita specialistica non è altro che un esame pelvico più approfondito della consueta visita urologica o ginecologica, con la particolarità di evidenziare eventuali anomalie od alterazioni anatomiche. Si tratta di un esame non invasivo che viene avvertito solo con un lieve disagio. A questo, su indicazione specifica, seguiranno sovente delle indagini strumentali più specialistiche volte a meglio evidenziare ed a catalogare l’entità della patologia.
Patologie uro-ginecologiche trattate dal Prof. Mauro Cervigni
Il Professore Mauro Cervigni, punto di riferimento nella comunità scientifica, dedica costante impegno alle patologie che interessano l’apparato urinario e uro-genitale. Tramite l’utilizzo di tecniche diagnostiche e chirurgiche mininvasive è particolarmente specializzato nelle seguenti patologie che abbracciano l’apparato urologico, genitale e ano-rettale:
– Incontinenza urinaria e tutti i tipi di incontinenza
– Prolasso vescica, utero e retto
– Disfunzioni pavimento pelvico
– Complicanze post chirurgia
– Fistole Retto-Vescico-Vaginali
– Cistite cronica e interstiziale
– Diverticoli uretrali
– Dolore pelvico cronico
Prof. Mauro Cervigni: medico chirurgo in urologia e ginecologia
Il Medico Chirurgo Mauro Cervigni tratta terapie e interventi di uroginecologia e urologia funzionale in base alle patologie riscontrate. La metodologia di approccio consiste nell’ approfondire l’anamnesi mediante indagini specialistiche per diagnosticare e valutare le patologie che interessano l’uomo e la donna come l’incontinenza urinaria, il prolasso genitale, le disfunzioni pelviche, le complicanze post-chirurgiche, il dolore pelvico, le cistiti.
Le tecnologie d’avanguardia, oggi disponibili, permettono di intervenire con approcci mini-invasivi rispetto al passato e con una percentuale di efficacia maggiore, che vengono valutate in base alla patologia o alle condizioni del paziente.
Per prenotare una visita specialistica o richiedere maggiori informazioni, è possibile mettersi in contatto con lo staff del Prof. Mauro Cervigni sia mediante mail che per telefono.
Il Prof. Mauro Cervigni esegue visite ambulatoriali e interventi chirurgici di ginecologia e urologia.