Defecazione ostruita – Sintomi
Defecazione ostruita, si intende una difficoltà ad evacuare il contenuto fecale dal retto ed è assai spesso associata alla sensazione di uno svuotamento incompleto. In presenza di defecazione ostruita, lo sforzo defecatorio è in genere prolungato e ripetuto e spesso i pazienti riferiscono la necessità di intervenire manualmente.
Il sintomo della defecazione ostruita è aspecifico in quanto può essere presente in vari disturbi o malattie come nella stipsi cronica, nella sindrome dell’intestino irritabile ed in un’ampia gamma di malattie anorettali, sia funzionali che organiche. Particolare attenzione deve essere data nell’esclusione tempestiva di una patologia neoplastica soprattutto quando compare del sangue.
La defecazione ostruita è eminentemente associata ad un disturbo del retto, evidenziabile sia da una visita vaginale sia trans-anale.
Defecazione ostruita – Cause
Nel caso in cui la defecazione ostruita sia causata da un disturbo funzionale, accertato da esami specifici, si può proporre la neuromodulazione sacrale ossia l’impianto di un pacemaker che va a stimolare, esattamente come si fa con il muscolo cardiaco, i nervi sacrali responsabili appunto dell’atto defecatorio e/o minzionale.
Nel caso in cui la defecazione ostruita sia invece una conseguenza di un difetto organico, come ad esempio lo è un prolasso del retto o pelvico, si può proporre di intervenire chirurgicamente.
Defecazione ostruita – Come intervenire
Se la defecazione ostruita dipende da un difetto organico, l’intervento chirurgico può essere effettuato sia per via trans-anale mediante l’utilizzo di clip metalliche attraverso l’ano (tecnica S.T.A.R.R.), oppure ricorrendo alle innovative procedure mininvasive laparoscopiche/robot assistite, come la rettopessi ventrale. In tal modo la correzione del prolasso rettale non è più dolorosa ed il decorso post-chirurgico è molto veloce, riducendo drasticamente gli effetti collaterali ed i rischi, garantendo dei risultati a medio-lungo termine, molto rassicuranti.