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“Prolasso vescicale: 5 segnali che è da operare”
Sensazione di avere un corpo estraneo che “vuole uscire dalla vagina”? Senso di peso nella parte bassa dell’addome? Dolore o incontinenza durante i rapporti sessuali?
Se la risposta è “Sì”, potresti avere un prolasso vescicale.
Nei casi più lievi è possibile correggere questo problema anche con terapia riabilitativa del Pavimento Pelvico. Prenota una visita uroginecologica per valutare lo stato del tuo Pavimento Pelvico. Si tratta di un esame non invasivo.
Oppure continua a leggere questa pagina informativa per saperne di più sul prolasso vescicale.
Cos’è il prolasso vescicale?
Il prolasso vescicale, definito clinicamente “cistocele”, è una patologia che comporta una discesa verso il basso dell’organo e quindi la fuoriuscita dalla sua sede fisiologica all’interno della vagina, ad andamento progressivo.
Si tratta quindi di una disfunzione anatomica del pavimento pelvico e può interessare un solo comparto (ad esempio vescica) fino ad interessare tutti e tre i comparti (vescica, utero e retto). La prevalenza del prolasso vescicale è rilevante soprattutto nella quinta e sesta decade di vita con valori variabili tra il 15% e il 35%.
Causa e Sintomi del prolasso vescicale
Il prolasso vescicale si manifesta come una pallina (come riferito assai spesso dalle pazienti) può o meno grande, che arriva all’ingresso della vagina fino a fuoriuscire completamente dalla sede vaginale nei gradi più elevati, soprattutto quando si sta in posizione eretta o si effettua uno sforzo.
Può essere associato ad incontinenza urinaria (a sua volta differenziata in incontinenza da sforzo, da urgenza o mista) o, più frequentemente, ad una difficoltà di svuotamento vescicale parziale o completa delle urine (disuria).
I sintomi possono variare dalla sensazione di avere un corpo estraneo che vuole uscire dalla vagina, di senso di peso, talvolta di dolore lombare se il prolasso è in stadio avanzato oppure da disturbi della sfera sessuale (dolore o incontinenza durante i rapporti sessuali).
Il prolasso genitale o, più specificatamente in questo caso il prolasso vescicale, può essere causato da diversi fattori quali ad esempio l’obesità, il diabete, la stitichezza cronica, oppure la tosse cronica dovuta a broncopneumopatia ostruttiva.
Alcuni fattori congeniti, anche se piuttosto rari, come la spina bifida, la sindrome di Ehlers Danlos o la brevità congenita della vagina possono incorrere nel causare il prolasso. Inoltre le gravidanze, i parti con un travaglio prolungato o con lacerazioni perineali o vulvari o con un elevato peso del feto, la chirurgia radicale pelvica o la menopausa possono essere le principali cause del prolasso genitale o del prolasso vescicale.
Diagnosi del prolasso vescicale
Il prolasso vescicale può essere diagnosticato attraverso una visita uroginecologica. Quando il prolasso vescicale è molto accentuato (di 2° grado fino al 4° grado) può essere notato anche dalla paziente stessa.
La visita uroginecologica ha lo scopo di evidenziare eventuali anomalie anatomiche valutando tutti e tre i comparti pelvici (vescica, utero e retto) perché assai spesso il prolasso vescicale si associa all’abbassamento contemporaneo dell’utero, o della cupola vaginale se la paziente è stata sottoposta ad asportazione dell’utero, e della parete posteriore che corrisponde al retto.
Durante questa fase il medico valuta anche l’eventuale comparsa di incontinenza da sforzo attraverso lo stress test.
Una visita combinata, cioè anche attraverso una esplorazione rettale, evidenzia la presenza o meno di un abbassamento della parete vaginale posteriore. La situazione del perineo, che può talvolta esserne coinvolto (sindrome del perineo discendente) è più valutabile tramite una semplice contrazione del perineo.
Terapia e Trattamenti medici del prolasso vescicale
Il Prolasso Vescicale o altrimenti detto cistocele, nella sua fase iniziale, cioè quando è appena di 1°/2° grado, può essere corretto con la terapia riabilitativa (o meglio la fisioterapia del pavimento pelvico) con un discreto successo.
Tale approccio, che è di tipo conservativo, è in pratica una ginnastica di rinforzo della muscolatura pelvica (muscoli elevatori). I muscoli elevatori hanno diversi compiti tra cui quello di sostenere gli organi pelvici (vescica, utero e retto). Quando questi muscoli perdono il loro naturale trofismo, dovuto alle diverse cause che abbiamo elencato sopra, gli organi limitrofi perdono la loro posizione anatomica abbassandosi per la forza di gravità e per la spinta addominale.
Puntare sul rinforzo di questa muscolatura permette un lieve sollevamento degli organi stessi. Dovrebbe essere praticata almeno bisettimanalmente per 8 settimane circa, da personale estremamente esperto, attraverso una sonda grande quanto un tampone vaginale. Si compone di diverse tecniche terapeutiche associate tra loro tra cui l’elettrostimolazione, la fisiokinesi, il biofeedback e talvolta il laser vaginale.
La tecnica chirurgica risulta essere il trattamento di elezione per il prolasso vescicale di grado elevato o per quelli complessi e dovrebbe avere l’obiettivo di migliorare la condizione della donna e della sua qualità di vita, non dimenticando l’aspetto sessuale.
Le tecniche di risollevamento della vescica possono essere diverse ed è il chirurgo che dovrebbe consigliare quella più idonea in base anche agli aspetti funzionali dell’organo, che spesso risultano alterati o compromessi nel caso di un prolasso di grado elevato. Le procedure di intervento correttivo, fino a diversi anni fa, erano esclusivamente di tipo transvaginale, cioè la correzione o il sollevamento della vescica avveniva attraverso la vagina. Più recentemente si è passati ad una chirurgia laparoscopica/robotica cioè attraverso delle cannule (Trocar) che vengono introdotte dall’ombelico con incisioni massimo di un centimetro.
L’avvento del robot in ambito ricostruttivo pelvico, ha ancora di più rivoluzionato questa ultima tecnica chirurgica, seppur più complessa per il chirurgo, rendendola ancor più “mini-invasiva” per la paziente che soffre di prolasso vescicale, riducendo ulteriormente i rischi di recidive e riducendo drasticamente i rischi della comune chirurgia pelvica come ad esempio il sanguinamento, non compromettendo anatomicamente la vagina e con una ripresa nel post operatorio molto più veloce.
Prolasso vescicale: Prof. Mauro Cervigni
Il Professore Mauro Cervigni, punto di riferimento nella comunità scientifica, dedica costante impegno alle patologie che interessano l’apparato urinario e uro-genitale. Tramite l’utilizzo di tecniche diagnostiche e chirurgiche mininvasive è particolarmente specializzato nelle seguenti patologie che abbracciano l’apparato urologico, genitale e ano-rettale:
– Tutti i tipi di incontinenza
– Prolasso vescicale, utero e retto
– Disfunzioni pavimento pelvico
– Complicanze post chirurgia
– Fistole Retto-Vescico-Vaginali
– Cistite cronica e interstiziale
– Diverticoli uretrali
– Dolore pelvico cronico
Prof. Mauro Cervigni: medico chirurgo in urologia e ginecologia
Il Medico Chirurgo Mauro Cervigni tratta terapie e interventi di uroginecologia e urologia funzionale in base alle patologie riscontrate. La metodologia di approccio consiste nell’ approfondire l’anamnesi mediante indagini specialistiche per diagnosticare e valutare le patologie che interessano l’uomo e la donna come l’incontinenza, il prolasso vescicale, le disfunzioni pelviche, le complicanze post-chirurgiche, il dolore pelvico, le cistiti.
Le tecnologie d’avanguardia, oggi disponibili, permettono di intervenire con approcci mini-invasivi rispetto al passato e con una percentuale di efficacia maggiore, che vengono valutate in base alla patologia o alle condizioni del paziente.
Prolasso vescicale: la visita specialistica
Il Prof. Mauro Cervigni è specializzato in visite urologiche e ginecologiche, particolarmente indicate per pazienti che soffrono di patologie riconducibili all’apparato urinario e genitale come: l’incontinenza urinaria, il prolasso vescicale, i disturbi minzionali (di svuotamento, di urgenza). L’obiettivo della visita uroginecologica e/o urologica è quello di valutare lo stato degli organi pelvici per i quali, specialmente le donne in menopausa o gli uomini nella terza età, sono particolarmente esposti.
La visita specialistica non è altro che un esame pelvico più approfondito della consueta visita urologica o ginecologica, con la particolarità di evidenziare eventuali anomalie od alterazioni anatomiche. Si tratta di un esame non invasivo che viene avvertito solo con un lieve disagio. A questo, su indicazione specifica, seguiranno sovente delle indagini strumentali più specialistiche volte a meglio evidenziare ed a catalogare l’entità della patologia.
Per prenotare una visita specialistica o richiedere maggiori informazioni, è possibile mettersi in contatto con lo staff del Prof. Mauro Cervigni sia mediante mail che per telefono.
Il Prof. Mauro Cervigni esegue visite ambulatoriali e interventi chirurgici di ginecologia e urologia.