Prolasso retto: cos’è e come si manifesta il prolasso rettale
Prolasso retto, definito clinicamente come “rettocele”, è l’abbassamento dell’ultima parte dell’intestino chiamato retto a causa del cedimento della sua parete e della connessione all’arco tendineo.
Si può manifestare come una piccola escrescenza che fuoriesce dalla parete posteriore della vagina o direttamente dall’ano. Talvolta questa escrescenza può rientrare spontaneamente al suo posto anatomico nell’arco della giornata ed evidenziarsi solo in alcune situazioni come restando in posizione eretta per molte ore, attraverso spinte addominali, durante esercizi fisici, durante l’evacuazione o alla fine della giornata.
Il prolasso retto si può associare anche ad una parte dell’intestino tenue ed in questo caso viene definito clinicamente “enterocele”.
La visita uroginecologica può valutare meglio quale parte dell’intestino sia esattamente coinvolta e, se necessario, anche la defecografia o la Risonanza magnetica possono essere un valido supporto nella fase diagnostica.
Prolasso retto: sintomo e cause
Anche nel caso del prolasso retto possono incorrere cause dovute all’obesità, al diabete, a broncopneumopatie ostruttive o alla stipsi cronica.
Le gravidanze ed il parto sono tra le più significative cause che possono originare il prolasso retto.
I sintomi che manifestano un prolasso retto sono descritti come la presenza di una massa all’interno della vagina o il senso di peso più evidente in piedi, la difficoltà ad evacuare (defecazione ostruita), la stipsi.
Prolasso retto: l’importanza della prevenzione
Il prolasso retto può essere in parte prevenuto attraverso uno stile di vita ed una alimentazione sani ed equilibrati oltre che ad una introduzione adeguata di acqua (almeno 1 litro e mezzo al giorno). Come abbiamo detto la stipsi è uno dei fattori di rischio per l’insorgenza del prolasso retto.
Non esistono farmaci per prevenire o curare il prolasso retto, ma la riabilitazione pelvica ed il rinforzo della muscolatura stessa possono assolutamente prevenire così come far regredire il prolasso retto di 1°/2°grado in una ridotta percentuale di casi.
Diagnosi del prolasso retto
I difetti del pavimento pelvico si distinguono in funzionali ed anatomici; si definiscono funzionali i disturbi legati alla capacità del retto di coordinare la defecazione, ed anatomici i difetti della struttura anatomica come appunto il dislocamento al di fuori della sua sede naturale. Il difetto anatomico può essere associato o meno a disturbi funzionali.
La diagnosi viene effettuata attraverso una visita specialistica orientata nella valutazione dei disturbi pelvici e può essere coadiuvata da indagini specifiche quali la defecografia, la risonanza magnetica dinamica, la manometria ano-rettale.
Prolasso retto: le terapie conservative
La terapia per il prolasso retto in uso per contrastarne i sintomi, comporta uno stile di vita ed alimentare corretti coadiuvati da farmaci o integratori che stimolino un regolare svuotamento dell’intestino. Naturalmente non ci riferiamo ai lassativi che porterebbero, viceversa, ad una cronicizzazione della costipazione.
Quando la funzione intestinale è alterata, una buona rieducazione pelvica può fare la differenza. Questa viene praticata attraverso una sonda rettale direttamente nel retto oppure, in alcuni casi, con una sonda vaginale, e viene praticata due volte a settimana per un periodo di 1-2 mesi. È molto importante che affiancata alla riabilitazione muscolare si pratichi, come già detto, uno stile di vita consigliato dal medico specialista quanto più regolare possibile.
Come curare il prolasso retto
Quando il prolasso retto, sia evidenziabile più a livello trans-vaginale o più a livello trans-anale, è di grado elevato, si associa ad un disturbo molto invalidante definito “defecazione ostruita”. La cura di elezione è eminentemente quella chirurgica.
Alcuni decenni fa la correzione del prolasso retto aveva un decorso post-operatorio molto lungo ed oltremodo doloroso.
L’attuale utilizzo di tecniche sofisticate e mininvasive, mediante l’uso della chirurgia laparoscopia/robotica attraverso delle microincisioni sull’addome e non più attraverso la vagina, ha ridotto drasticamente gli effetti collaterali così come i rischi; così come le tecniche trans-anali (S.T.A.R.R.) hanno ridotto drasticamente gli effetti collaterali dando dei risultati a medio-lungo termine molto rassicuranti.
Prolasso retto: Prof. Mauro Cervigni
Il Medico Chirurgo Mauro Cervigni tratta terapie e interventi di uroginecologia e urologia funzionale in base alle patologie riscontrate. La metodologia di approccio consiste nell’ approfondire l’anamnesi mediante indagini specialistiche per diagnosticare e valutare le patologie che interessano l’uomo e la donna (incontinenza, prolasso retto, disfunzioni pelviche, cistiti).
Le tecnologie d’avanguardia, oggi disponibili, permettono di intervenire con approcci mini-invasivi rispetto al passato e con una percentuale di efficacia maggiore, che vengono valutate in base alla patologia o alle condizioni del paziente.
Patologie trattate dal Prof. Mauro Cervigni
Il Professore Mauro Cervigni, punto di riferimento nella comunità scientifica, dedica costante impegno alle patologie che interessano l’apparato urinario e uro-genitale. Tramite l’utilizzo di tecniche diagnostiche e chirurgiche mininvasive è particolarmente specializzato nelle seguenti patologie che abbracciano l’apparato urologico, genitale e ano-rettale:
– Tutti i tipi di incontinenza
– Prolasso retto, vescica e utero
– Disfunzioni pavimento pelvico
– Complicanze post chirurgia
– Fistole Retto-Vescico-Vaginali
– Cistite cronica e interstiziale
– Diverticoli uretrali
– Dolore pelvico cronico
Il Prof. Mauro Cervigni è specializzato in visite urologiche e ginecologiche, particolarmente indicate per pazienti che soffrono di patologie riconducibili all’apparato urinario e genitale come: incontinenza urinaria, il prolasso retto, disturbi minzionali (di svuotamento, di urgenza). L’obiettivo della visita uroginecologica e/o urologica è quello di valutare lo stato degli organi pelvici per i quali, specialmente le donne in menopausa o gli uomini nella terza età, sono particolarmente esposti.
La visita specialistica non è altro che un esame pelvico più approfondito della consueta visita urologica o ginecologica, con la particolarità di evidenziare eventuali anomalie od alterazioni anatomiche. Si tratta di un esame non invasivo che viene avvertito solo con un lieve disagio. A questo, su indicazione specifica, seguiranno sovente delle indagini strumentali più specialistiche volte a meglio evidenziare ed a catalogare l’entità della patologia.
Per prenotare una visita specialistica o richiedere maggiori informazioni, è possibile mettersi in contatto con lo staff del Prof. Mauro Cervigni sia mediante mail che per telefono.
Il Prof. Mauro Cervigni esegue visite ambulatoriali e interventi chirurgici di ginecologia e urologia.